Mettetevi comodi

Gioacchino Maggiore, 25 luglio 1972, è originario di Stornara, provincia di Foggia, di quella affascinante, verdeggiante, assolata e un po’ misteriosa porzione di penisola conosciuta come Tavoliere delle Puglie che, tra laghi, stagni e colline, finisce per affacciarsi sul golfo di Manfredonia.

Gli anni ‘80

Gioacchino è uomo della terra e sin da bambino, nelle periferie circondate da immensi uliveti, durante le infinite partite di pallone con gli amici, prova un incondizionato interesse verso quei suoni della natura che mai usciranno dalla sua testa e dai suoi ricordi. Grilli, cicale, il caldo sulla pelle e la musicalità del vento tra le frasche degli ulivi, sono la colonna sonora della sua adolescenza che si porta dentro ancora oggi. Mentre racconta, gli occhi di Gioacchino si socchiudono e la mente ritorna alle forme di questa pianta così imponente, che agli occhi di un bambino sembrano non finire mai mentre gli occhi di questo adulto si inumidiscono leggermente.

Gli anni ‘90

Gioacchino studia a Cerignola, diventa ragioniere, con impegno e profitto.
Molto spesso però l’occhio cade verso le finestre dell’Istituto Agrario Pavoncelli (fiore all’occhiello del territorio) verso quel mondo rurale così affascinante che gli viene un po’ negato dai consigli della famiglia che preferirebbe un futuro diverso per quel figlio dalle ottime qualità intellettuali, in prospettiva di una carriera come consulente finanziario.

Eppure Gioacchino è ispirato e deciso a dedicare buona parte del tempo libero a studiare testi di agraria e manuali di agricoltura comprati sulle bancarelle alle feste di paese.

Ma il destino è galantuomo e all’età di vent’anni Gioacchino conosce Donata, la sua futura sposa e compagna di vita. È figlia di Giuseppe D’Alessandro, audace, intelligente e illuminato imprenditore agricolo di successo, persona fondamentale nella vita dei futuri sposi.

Grazie alla sua filosofia di vita incentrata sull’importanza di creare valore per se stesso e per gli altri, Giuseppe è un punto di riferimento per gli abitanti del territorio. È lui che più di tutti capisce le attitudini di Gioacchino, ne intuisce i talenti e dona 10 ettari di terra ai futuri sposi, quel pezzo di “vita da coltivare” dal quale parte la storia di Gioacchino Maggiore e del suo straordinario olio di Coratina.

Nel 1999

Nell’azienda intestata alla moglie Donata, subito dopo le nozze, Gioacchino inizia a lavorare adattando alla terra i concetti base del suo lavoro di consulente. Diversificazione e orizzonte temporale lo ispirano a piantare e coltivare mandorli (saranno 700 piante!), peschi e altre piante da frutta, in controtendenza rispetto agli altri agricoltori, oltre agli immancabili ulivi, rigorosamente di varietà Coratina. Il terreno acquisisce nuovo valore e la natura stessa, a sua volta, ispira comportamenti virtuosi nell’attività collaterale di consulente: investire per dare valore agli uomini e alla terra. Oggi a Stornara molti agricoltori coltivano mandorli.

Nel 2000

Nasce Lucia

Nel 2002

Nasce Chiara

Nel 2006

Nasce Pasquale

Nel 2009

Gioacchino entra in Poste Italiane sempre in qualità di consulente e si trasferisce in Monferrato, terra di colline dedicate a vigne e vini, famosi nel mondo. Non è la fine del suo inscindibile connubio con la terra, è semplicemente un nuovo inizio.

Il trasferimento dalla Puglia al Monferrato è conseguenza della crescita professionale in ambito di Poste Italiane. Un percorso che porta la famiglia Maggiore prima a S. Salvatore e successivamente a Casale Monferrato.

Intanto l’Azienda Agricola Fratelli D’Alessandro continua a crescere e mietere successi, egregiamente condotta da Antonio e Francesco, figli di Giuseppe e fratelli di Donata.

Mentre Donata insegue e realizza la sua vocazione all’insegnamento, parte di quei “10 ettari di felicità” diventano la casa dell’Azienda Agricola Gioacchino Maggiore.

Nel 2010

La famiglia Maggiore si trasferisce a Casale Monferrato.

Nel 2017

A Sala Monferrato, la famiglia Piano cede una porzione di terra a Gioacchino per permettergli di realizzare un sogno: riportare la terra di Puglia nel suo nuovo territorio di appartenenza.  In Monferrato quindi, un piccolo pezzo di terra ricavato tra vigne storiche e importanti, diventa parte dell’azienda di Gioacchino.

Nel 2018

Si piantano i primi astoni di Coratina a Sala Monferrato.

Olive coratina Gioacchino Maggiore

Oggi

150 piante di ulivo coratina crescono e producono olive, in perfetta armonia con il territorio che le ha accolte e che oggi le sente figlie sue, proprio come i filari di vino.